Indice
Vengono forniti in questo capitolo alcune informazioni base da cui partire per imparare a programmare su un sistema Debian abbastanza da seguire il codice sorgente impacchettato. Quello che segue è un elenco dei pacchetti importanti per la programmazione e dei corrispettivi pacchetti di documentazione.
Guide di riferimento in linea sono disponibili digitando "man
nome
" dopo aver installato i pacchetti manpages
e manpages-dev
. Le guide di riferimento in linea per gli
strumenti GNU sono disponibili digitando "info
nome_programma
", dopo aver installato i pertinenti pacchetti di
documentazione. Può essere necessario includere gli archivi
"contrib
e non-free
, oltre
all'archivio main
, dato che alcune documentazioni GFDL
non sono considerate conformi alle DFSG.
Considerare l'uso degli strumenti dei sistemi di controllo di versione. Vedere Sezione 10.5, «Git».
Avvertimento | |
---|---|
Non usare " |
Attenzione | |
---|---|
I programmi software compilati direttamente dai sorgenti andrebbero
installati in " |
Suggerimento | |
---|---|
Esempi di codice per creare la "Canzone 99 bottiglie di birra" dovrebbe dare buone idee per praticamente tutti i linguaggi di programmazione. |
Uno script di shell è un file di testo con il bit di esecuzione impostato e contiene i comandi nel formato seguente.
#!/bin/sh ... command lines
La prima riga specifica l'interprete di shell che legge ed esegue il contenuto di questo file.
Leggere script di shell è il modo migliore per capire come funzioni un sistema *nix. In questa sezione vengono forniti alcune nozioni di riferimento e promemoria per la programmazione di shell. Vedere "Errori in shell" (http://www.greenend.org.uk/rjk/2001/04/shell.html) per imparare dagli errori.
A differenza della modalità interattiva della shell (vedere Sezione 1.5, «Il semplice comando di shell» e Sezione 1.6, «Elaborazione di testo stile Unix»), gli script di shell usano spesso parametri, costrutti condizionali e cicli.
Molti script di sistema possono essere interpretati da una qualsiasi delle shell POSIX (vedere Tabella 1.13, «Elenco di programmi shell»).
La shell POSIX non interattiva predefinita "/bin/sh
" è un
collegamento simbolico che punta a /usr/bin/dash
ed è
usata da molti programmi di sistema.
La shell POSIX interattiva predefinita è /usr/bin/bash
.
Evitare di scrivere uno script di shell con bashismi o zshismi per renderlo portabile tra tutte le shell
POSIX. Si può controllare uno script con
checkbashisms
(1).
Tabella 12.1. Elenco di bashismi tipici
Buono: POSIX | Da evitare: bashismo |
---|---|
if [ "$pippo" = "$pluto" ] ; then … |
if [ "$pippo" == "$pluto" ] ; then … |
diff -u file.c.orig file.c |
diff -u file.c{.orig,} |
mkdir /pippopluto /pippopaperino |
mkdir /pippo{pluto,paperino} |
nomefunzione() { … } |
function nomefunzione() { … } |
formato ottale: "\377 " |
formato esadecimale: "\xff " |
Il comando "echo
" deve essere usato con le precauzioni
seguenti dato che la sua implementazione è diversa negli svariati comandi
interni della shell ed esterni.
Evitare l'uso di qualsiasi opzione di comando tranne
"-n
".
Evitare l'uso di sequenze di escape nelle stringhe dato che la loro gestione è variabile.
Nota | |
---|---|
Sebbene l'opzione " |
Suggerimento | |
---|---|
Se è necessario inserire sequenze di escape nella stringa in output, usare
il comando " |
Negli script di shell vengono spesso usati parametri speciali.
Tabella 12.2. Elenco di parametri di shell
parametro di shell | valore |
---|---|
$0 |
nome della shell o dello script di shell |
$1 |
primo (1°) argomento di shell |
$9 |
nono (9°) argomento di shell |
$# |
numero di parametri posizionali |
"$*" |
"$1 $2 $3 $4 … " |
"$@" |
"$1" "$2" "$3" "$4" … |
$? |
stato d'uscita del comando più recente |
$$ |
PID dello script di shell |
$! |
PID del compito sullo sfondo avviato più recentemente |
Le nozioni base da ricordare riguardanti la espansione dei parametri sono le seguenti.
Tabella 12.3. Elenco di espansioni di parametri di shell
forma della espressione con parametri | valore se var è impostata |
valore se var non è impostata |
---|---|---|
${var:-stringa} |
"$var " |
"stringa " |
${var:+stringa} |
"stringa " |
"null " |
${var:=stringa} |
"$var " |
"stringa " (ed esegue "var=stringa ") |
${var:?string} |
"$var " |
invia con echo "stringa " allo stderr (ed esce con stato di errore) |
I due punti ":
" in tutti gli operatori nell'elenco
precedente sono di fatto opzionali.
con ":
" l'operatore =
controlla che il suo operando esista e
sia non nullo
senza ":
" l'operatore
= controlla solo che il suo operando esista
Tabella 12.4. Elenco di sostituzioni chiave di parametri di shell
forma della sostituzione di parametri | risultato |
---|---|
${var%suffisso} |
rimuove il più piccolo modello di suffisso |
${var%%suffisso} |
rimuove il più grande modello di suffisso |
${var#prefisso} |
rimuove il più piccolo modello di prefisso |
${var##prefisso} |
rimuove il più grande modello di prefisso |
Ogni comando restituisce uno stato di uscita che può essere usato in costrutti condizionali.
Successo: 0 ("Vero")
Errore: non 0 ("Falso")
Nota | |
---|---|
"0" nel contesto condizionale della shell significa "Vero", mentre "0" nel contesto condizionale in C significa "Falso". |
Nota | |
---|---|
" |
Le espressioni condizionali di base che è bene ricordare sono le seguenti.
"comando &&
se_successo_esegue_anche_questo_comando ||
true
"
"comando ||
se_non_successo_esegue_anche_questo_comando ||
true
"
Una porzione su più righe di script come la seguente
if [ conditional_expression ]; then if_success_run_this_command else if_not_success_run_this_command fi
In questo caso il "|| true
" finale era necessario per
assicurare che lo script non termini accidentalmente a tale riga quando la
shell è invocata con l'opzione "-e
".
Tabella 12.5. Elenco di operatori per paragonare file in espressioni condizionali
equazione | condizione perché venga restituito il valore logico "vero" |
---|---|
-e file |
file esiste |
-d file |
file esiste ed è una directory |
-f file |
file esiste ed è un file regolare |
-w file |
file esiste ed è scrivibile |
-x file |
file esiste ed è eseguibile |
file1 -nt file2 |
file1 è più recente di file2 (data di modifica) |
file1 -ot file2 |
file1 è più vecchio di file2 (data di modifica) |
file1 -ef file2 |
file1 e file2 sono sullo stesso device e stesso numero inode |
Tabella 12.6. Elenco di operatori per paragonare stringhe in espressioni condizionali
equazione | condizione perché venga restituito il valore logico "vero" |
---|---|
-z str |
la lunghezza di str è zero |
-n str |
la lunghezza di str è diversa da zero |
str1 = str2 |
str1 e str2 sono uguali |
str1 != str2 |
str1 e str2 non sono uguali |
str1 < str2 |
se ordinate, str1 viene prima di str2 (dipendente dalla localizzazione) |
str1 > str2 |
se ordinate, str1 viene dopo di str2 (dipendente dalla localizzazione) |
Gli operatori aritmetici di comparazione
di interi nelle espressioni condizionali sono "-eq
",
"-ne
", "-lt
",
"-le
", "-gt
" e
"-ge
".
Ci sono diverse espressioni per cicli usabili nella shell POSIX.
"for x in pippo1 pippo2 … ; do comando ; done
" ripete il
ciclo assegnando gli elementi nell'elenco "pippo1 pippo2
…
" alla variabile "x
" ed eseguendo
"comando
".
"while condizione ; do comando ; done
" ripete
"comando
" fintanto che "condizione
" è
vera.
"until condizione ; do comando ; done
" ripete
"comando
" fintanto che "condition
" è
non vera.
"break
" permette di uscire dal ciclo.
"continue
" permette di riprendere dalla successiva
iterazione del ciclo.
Suggerimento | |
---|---|
L'iterazione numerica in stile linguaggio C può
essere realizzata usando |
Suggerimento | |
---|---|
Vedere Sezione 9.4.9, «Ripetere un comando su diversi file». |
Alcune popolari variabili d'ambiente per il normale prompt dei comandi della shell possono non essere disponibili nell'ambiente di esecuzione di uno script utente.
Per "$USER
", usare "$(id -un)
"
Per "$UID
", usare "$(id -u)
"
Per "$HOME
", usare "$(getent passwd "$(id
-u)"|cut -d ":" -f 6)
" (questo funziona anche con Sezione 4.5.2, «La moderna gestione centralizzata del sistema»)
A grandi linee la shell elabora uno script nel modo seguente.
La shell legge una riga.
La shell raggruppa parte della riga come un unico
elemento se è racchiusa in "…"
o
'…'
.
La shell spezza le altre parti della riga in elementi in base ai caratteri seguenti.
Spazi bianchi: spazio
tabulazione <a capo>
Metacaratteri: | ; & ( )
La shell controlla, per ciascun elemento non racchiuso tra
"…"
o '…'
, la presenza di parole riservate per regolare il proprio
comportamento.
Parole riservate: if then elif
else fi for in while unless do done case esac
La shell espande gli alias se non sono
racchiusi in "…"
o '…'
.
La shell espande il carattere tilde se
non è racchiuso in "…"
o '…'
.
"~
" → directory home dell'utente attuale
"~utente
" → directory home di
utente
La shell espande parametri nei loro
valori, se non sono racchiusi in '…'
.
Parametro:
"$PARAMETRO
" o "${PARAMETRO}
"
La shell espande sostituzioni di comandi,
se non sono racchiuse in '…'
.
"$( comando )
" → output di "comando
"
"` command `
" → output di "comando
"
La shell espande glob di nomi percorso
nei nomi di file corrispondenti, se non sono racchiusi in
"…"
o '…'
.
*
→ qualsiasi carattere
?
→ un carattere
[…]
→ uno qualunque dei caratteri in
"…
"
La shell cerca comando tra le cose seguenti e lo esegue.
Definizione di funzione
comando interno
file eseguibile in
"$PATH
"
La shell si sposta alla riga seguente e ripete nuovamente questo processo dall'inizio di questa sequenza.
Virgolette singole all'interno di virgolette doppie non hanno alcun effetto.
L'esecuzione di "set -x
" nella shell o l'invocazione
della shell con l'opzione "-x
" fanno sì che la shell
stampi tutti i comandi eseguiti. Ciò è piuttosto utile per il debug.
Per far sì che il proprio programma di shell sia il più portabile possibile tra i sistemi Debian, è una buona idea limitare i programmi di utilità a quelli forniti dai pacchetti essenziali.
"aptitude search ~E
" elenca i pacchetti essenziali.
"dpkg -L nome_pacchetto |grep
'/man/man.*/'
" elenca le pagine man per i comandi forniti dal
pacchetto nome_pacchetto
.
Tabella 12.7. Elenco di pacchetti contenenti piccoli programmi di utilità per script di shell
pacchetto | popcon | dimensione | descrizione |
---|---|---|---|
dash
|
V:894, I:995 | 191 | piccola e veloce shell conforme a POSIX per sh |
coreutils
|
V:908, I:999 | 18062 | Utilità GNU di base |
grep
|
V:799, I:999 | 1245 | GNU grep , egrep e
fgrep |
sed
|
V:792, I:999 | 987 | GNU sed |
mawk
|
V:391, I:997 | 263 | awk piccolo e veloce |
debianutils
|
V:919, I:999 | 243 | utilità varie specifiche di Debian |
bsdutils
|
V:610, I:999 | 355 | utilità di base per 4.4BSD-Lite |
bsdextrautils
|
V:454, I:548 | 337 | utilità aggiuntive da 4.4BSD-Lite |
moreutils
|
V:14, I:39 | 244 | utilità Unix aggiuntive |
Suggerimento | |
---|---|
Sebbene |
Vedere Sezione 1.6, «Elaborazione di testo stile Unix» per esempi.
Tabella 12.8. Elenco di pacchetti relativi ad interpreti
pacchetto | popcon | dimensione | documentazione |
---|---|---|---|
dash
|
V:894, I:995 | 191 | sh: piccola e veloce shell conforme a POSIX per
sh |
bash
|
V:821, I:999 | 7163 | sh: "info bash " fornito da
bash-doc |
mawk
|
V:391, I:997 | 263 | AWK: awk piccolo e veloce |
gawk
|
V:313, I:402 | 2456 | AWK: "info gawk " fornito da
gawk-doc |
perl
|
V:644, I:990 | 669 | Perl: perl (1) e pagine HTML
fornite da perl-doc e perl-doc-html |
libterm-readline-gnu-perl
|
V:2, I:30 | 379 | Estensione Perl per la libreria GNU ReadLine/History:
perlsh (1) |
libreply-perl
|
V:0, I:0 | 171 | REPL per Perl: reply (1) |
libdevel-repl-perl
|
V:0, I:0 | 237 | REPL per Perl: re.pl (1) |
python3
|
V:726, I:931 | 80 | Python: python3 (1) e pagine
HTML fornite da python3-doc |
tcl
|
V:28, I:268 | 22 | Tcl: tcl (3) e le pagine
dettagliate di manuale fornite da tcl-doc |
tk
|
V:22, I:261 | 22 | Tk: tk (3) e le pagine
dettagliate di manuale fornite da tk-doc |
ruby
|
V:112, I:254 | 29 | Ruby: ruby (1),
erb (1), irb (1),
rdoc (1), ri (1) |
Quando si desidera automatizzare un compito in Debian, si dovrebbe prima creare uno script per esso con un linguaggio interpretato. Le linee guida per la scelta del linguaggio interpretato sono:
Usare dash
se il compito è semplice e combina programmi
CLI con un programma della shell.
Usare python3
se il compito non è semplice e si sta
cercando di scriverlo da zero.
Usare perl
, tcl
,
ruby
, ... se è disponibile del codice preesistente in
Debian che usa uno di questi linguaggi e che deve essere ritoccato per fare
il compito.
Se il codice risultante è troppo lento, si può riscrivere solo la porzione critica per la velocità d'esecuzione in un linguaggio compilato e chiamarla dal linguaggio interpretato.
La maggior parte degli interpreti offre un controllo di base della sintassi e funzionalità di tracciamento del codice.
“dash -n script.sh” - Controllo della sintassi di uno script di Shell
“dash -x script.sh” - Tracciamento di uno script di Shell
“python -m py_compile script.py” - Controllo della sintassi di uno script Python
“python -mtrace --trace script.py” - Tracciamento di uno script Python
“perl -I ../libpath -c script.pl” - Controllo della sintassi di uno script Perl
“perl -d:Trace script.pl” - Tracciamento di uno script Perl
Per testare codice per dash
, provare Sezione 9.1.4, «Wrapper per readline» che è adatto ad ambienti interattivi in stile
bash
.
Per testare codice per perl
provare l'ambiente REPL per
Perl che crea un ambiente REPL (=READ +
EVAL + PRINT + LOOP) in stile Python
per Perl.
Uno script di shell può essere migliorato per creare un attraente programma
GUI. Il trucco è di usare uno dei cosiddetti programmi di dialogo invece di
interazioni tristi che usano i comandi echo
e
read
.
Tabella 12.9. Elenco di programmi per dialoghi
pacchetto | popcon | dimensione | descrizione |
---|---|---|---|
x11-utils
|
V:169, I:556 | 712 | xmessage (1): mostra un messaggio o richiesta in una
finestra (X) |
whiptail
|
V:258, I:996 | 57 | mostra riquadri di dialogo amichevoli da script di shell (newt) |
dialog
|
V:13, I:113 | 1213 | mostra riquadri di dialogo amichevoli da script di shell (ncurses) |
zenity
|
V:74, I:356 | 167 | mostra riquadri di dialogo grafici da script di shell (GTK) |
ssft
|
V:0, I:0 | 75 | Shell Scripts Frontend Tool, strumento per frontend per script di shell (contenitore per zenity, kdialog, e dialog con gettext) |
gettext
|
V:55, I:278 | 5825 | "/usr/bin/gettext.sh ": traduce messaggi |
Ecco un esempio di programma con GUI per dimostrare come è semplice facile farlo con uno script di shell.
Questo script usa zenity
per selezionare un file (in
maniera predefinita /etc/motd
) e visualizzarlo.
L'avviatore GUI per questo script può essere creato seguendo Sezione 9.4.10, «Avviare un programma dalla GUI».
#!/bin/sh -e # Copyright (C) 2021 Osamu Aoki <osamu@debian.org>, Public Domain # vim:set sw=2 sts=2 et: DATA_FILE=$(zenity --file-selection --filename="/etc/motd" --title="Select a file to check") || \ ( echo "E: File selection error" >&2 ; exit 1 ) # Check size of archive if ( file -ib "$DATA_FILE" | grep -qe '^text/' ) ; then zenity --info --title="Check file: $DATA_FILE" --width 640 --height 400 \ --text="$(head -n 20 "$DATA_FILE")" else zenity --info --title="Check file: $DATA_FILE" --width 640 --height 400 \ --text="The data is MIME=$(file -ib "$DATA_FILE")" fi
Questo tipo di approccio ad un programma GUI con script di shell è utile solamente per casi di scelta semplice. Se si sta scrivendo un programma con funzioni complesse, considerare l'idea di scriverlo con una piattaforma con più potenzialità.
I programmi di gestione di file con GUI possono essere estesi per effettuare alcune azioni comuni su file selezionati usando pacchetti di estensione aggiuntivi. È anche possibile fargli fare azioni personalizzate specifiche aggiungendo script specifici dell'utente.
Per GNOME, vedere NautilusScriptsHowto.
Per KDE, vedere Creating Dolphin Service Menus.
Per Xfce, vedere Thunar - Custom Actions e https://help.ubuntu.com/community/ThunarCustomActions.
Per LXDE, vedere Custom Actions.
Per elaborare dati, sh
deve generare sottoprocessi che
eseguono cut
, grep
,
sed
, ecc., ed è lento. D'altro canto,
perl
ha capacità interne per elaborare i dati, perciò è
veloce. Molti script di manutenzione del sistema in Debian usano
perl
.
Si consideri il seguente pezzetto di script AWK e i suoi equivalenti in Perl.
awk '($2=="1957") { print $3 }' |
Ciò equivale ad una qualsiasi delle righe seguenti.
perl -ne '@f=split; if ($f[1] eq "1957") { print "$f[2]\n"}' |
perl -ne 'if ((@f=split)[1] eq "1957") { print "$f[2]\n"}' |
perl -ne '@f=split; print $f[2] if ( $f[1]==1957 )' |
perl -lane 'print $F[2] if $F[1] eq "1957"' |
perl -lane 'print$F[2]if$F[1]eq+1957' |
L'ultima è una sorta di indovinello; sfrutta le seguenti caratteristiche di Perl.
Gli spazi bianchi sono opzionali.
Esiste una conversione automatica da numero a stringa.
Trucchi di esecuzione di Perl attraverso opzioni della riga di comando:
perlrun
(1)
Variabili speciali di Perl: perlvar
(1)
La flessibilità è il punto di forza di Perl. Al contempo, ciò permette di creare codici criptici e ingarbugliati. Perciò fare attenzione.
Per altri script Perl pazzi, Perl Golf potrebbe essere interessante.
Tabella 12.10. Elenco di pacchetti relativi al compilatore
pacchetto | popcon | dimensione | descrizione |
---|---|---|---|
gcc
|
V:153, I:565 | 47 | Compilatore di GNU C |
libc6-dev
|
V:246, I:581 | 11954 | Libreria GNU C: librerie di sviluppo e file header |
g++
|
V:56, I:503 | 14 | Compilatore di GNU C++ |
libstdc++-10-dev
|
V:38, I:269 | 17587 | Libreria GNU Standard C++ v3 (file di sviluppo) |
cpp
|
V:317, I:727 | 30 | Preprocessore GNU C |
gettext
|
V:55, I:278 | 5825 | Utilità GNU Internationalization |
glade
|
V:0, I:6 | 1209 | Costruttore dell'interfaccia utente GTK |
valac
|
V:0, I:5 | 717 | Linguaggio in stile C# per il sistema GObject |
flex
|
V:8, I:82 | 1260 | Veloce generatore di analizzatori lessicali compatibile con LEX |
bison
|
V:8, I:89 | 3116 | generatore di parser compatibile con YACC |
susv2
|
I:0 | 16 | scarica le specifiche "The Single UNIX Specifications v2" |
susv3
|
I:0 | 16 | scarica le specifiche "The Single UNIX Specifications v3" |
golang
|
I:20 | 12 | Compilatore del linguaggio di programmazione Go |
rustc
|
V:3, I:13 | 7753 | Linguaggio di programmazione Rust |
haskell-platform
|
I:4 | 12 | Librerie e strumenti standard di Haskell |
gfortran
|
V:8, I:75 | 16 | Compilatore GNU Fortran 95 |
fpc
|
I:3 | 102 | Free Pascal |
Qui sono inclusi Sezione 12.3.3, «Flex - un Lex migliorato» e Sezione 12.3.4, «Bison - Yacc migliorato» per indicare come programmi simili a compilatori possono essere scritti in linguaggio C compilando descrizioni di più alto livello in linguaggio C.
Si può impostare l'ambiente appropriato per compilare programmi scritti nel linguaggio di programmazione C nel modo seguente.
# apt-get install glibc-doc manpages-dev libc6-dev gcc build-essential
Il pacchetto libc6-dev
, cioè la libreria GNU C, fornisce
la libreria standard C che è una
raccolta di file header e routine di libreria usati dal linguaggio di
programmazione C.
Vedere come documenti di riferimento per C i seguenti.
"info libc
" (documento di riferimento per le funzioni
della libreria C)
gcc
(1) e "info gcc
"
ogni_nome_di_funzione_della_libreria_C
(3)
Kernighan & Ritchie, "The C Programming Language", 2nd edition (Prentice Hall)
Un semplice esempio "esempio.c
" può essere compilato con
una libreria "libm
" in un eseguibile
"eseg_esempio
" nel modo seguente.
$ cat > example.c << EOF #include <stdio.h> #include <math.h> #include <string.h> int main(int argc, char **argv, char **envp){ double x; char y[11]; x=sqrt(argc+7.5); strncpy(y, argv[0], 10); /* prevent buffer overflow */ y[10] = '\0'; /* fill to make sure string ends with '\0' */ printf("%5i, %5.3f, %10s, %10s\n", argc, x, y, argv[1]); return 0; } EOF $ gcc -Wall -g -o run_example example.c -lm $ ./run_example 1, 2.915, ./run_exam, (null) $ ./run_example 1234567890qwerty 2, 3.082, ./run_exam, 1234567890qwerty
In questo esempio, l'uso di "-lm
" è necessario per fare
il link alla libreria "/usr/lib/libm.so
" nel pacchetto
libc6
per sqrt
(3). La libreria reale è
in "/lib/
" con nome file "libm.so.6
",
che è un collegamento simbolico a "libm-2.7.so
".
Si guardi l'ultimo elemento nel testo di output: ci sono più di 10 caratteri
anche se è stato specificato "%10s
".
L'uso di funzioni che operano su puntatori di memoria senza controlli sui
limiti, come sprintf
(3) e strcpy
(3) è
deprecato per prevenire exploit di tipo buffer overflow che sfruttano gli
effetti di superamento dei limiti di grandezza dei dati.
Flex è un veloce generatore di analizzatori lessicali compatibile con Lex.
Un tutorial per flex
(1) viene fornito da "info
flex
".
È necessario fornire i propri "main()
" e
"yywrap()
". Altrimenti il proprio programma flex dovrebbe
apparire così per compilare senza una libreria. Questo è dovuto al fatto che
"yywrap
" è una macro e "%option main
"
abilita implicitamente "%option noyywrap
".
%option main %% .|\n ECHO ; %%
In alternativa si può compilare con l'opzione per linker "
-lfl
" alla fine della propria riga di comando
cc
(1) (come "-ll
" per
AT&T-Lex). In questo caso non è necessario usare
"%option
".
Svariati pacchetti Debian forniscono un generatore di parser LR lookahead o parser LALR combatibile con Yacc.
Un tutorial per bison
(1) viene fornito da "info
bison
".
È necessario fornire i propri "main()
" e
"yyerror()
". "main()
" chiama
"yyparse()
" che a sua volta chiama
"yylex()
", solitamente creato con Flex.
%% %%
Strumenti simili a lint possono aiutare nell'analisi statica del codice.
Strumenti simili ad Indent possono aiutare nella revisione manuale del codice riformattando in modo coerente il codice sorgente.
Strumenti simili a Ctags possono aiutare nella revisione manuale del codice generando un file indice (o tag) dei nomi trovati nel codice sorgente.
Suggerimento | |
---|---|
Configurare il proprio editor preferito ( |
Tabella 12.12. Elenco di strumenti per l'analisi statica del codice
pacchetto | popcon | dimensione | descrizione |
---|---|---|---|
vim-ale
|
I:0 | 2591 | motore per lint asincrono per Vim 8 e NeoVim |
vim-syntastic
|
I:3 | 1379 | trucchi per controllo della sintassi per vim |
elpa-flycheck
|
V:0, I:1 | 792 | controllo della sintassi al-volo moderno per Emacs |
elpa-relint
|
V:0, I:0 | 135 | strumento per trovare errori in regexp per Emacs Lisp |
cppcheck-gui
|
V:0, I:1 | 6196 | strumento per l'analisi statica del codice C/C++ (GUI) |
shellcheck
|
V:2, I:11 | 18987 | strumento lint per script di shell |
pyflakes3
|
V:1, I:14 | 24 | controllo passivo di programmi Python 3 |
pylint
|
V:4, I:17 | 1976 | strumento di controllo statico del codice Python |
perl
|
V:644, I:990 | 669 | interprete con controllore interno statico del codice:
B::Lint (3perl) |
rubocop
|
V:0, I:0 | 3247 | strumento di analisi statica del codice Ruby |
clang-tidy
|
V:1, I:8 | 21 | strumento per ling per C++ basato su Clang |
splint
|
V:0, I:3 | 2320 | strumento per controllare staticamente la presenza di bug in programmi C |
flawfinder
|
V:0, I:0 | 205 | strumento per esaminare codice sorgente C/C++ e per cercare punti deboli per la sicurezza |
black
|
V:2, I:8 | 557 | formattatore di codice Python senza compromessi |
perltidy
|
V:0, I:4 | 2338 | strumento per rientri e riformattazione di script Perl |
indent
|
V:0, I:9 | 426 | programma per formattazione di codice sorgente in linguaggio C |
astyle
|
V:0, I:3 | 761 | strumento per rientri in codice sorgente per C, C++, Objective-C, C# e Java |
bcpp
|
V:0, I:0 | 111 | abbellitore di C(++) |
xmlindent
|
V:0, I:1 | 53 | riformattatore di flussi XML |
global
|
V:1, I:2 | 1896 | strumenti per ricerca e navigazione di codice sorgente |
exuberant-ctags
|
V:3, I:25 | 345 | costruzione di file indice di tag di definizioni di codice sorgente |
Il debug è un'importante fase del processo di programmazione. Sapere come fare il debug dei programmi rende buoni utenti Debian in grado di creare segnalazioni di bug sensate.
Lo strumento di debug principale in Debian è
gdb
(1) che permette di ispezionare un programma mentre
viene eseguito.
Installare gdb
e i programmi correlati nel modo seguente.
# apt-get install gdb gdb-doc build-essential devscripts
Un buon tutorial per gdb
può essere trovato su:
“info gdb
”
“Debugging with GDB” in
/usr/share/doc/gdb-doc/html/gdb/index.html
Quello che segue è un piccolo esempio d'uso di gdb
(1) su
di un "programma
" compilato con l'opzione
"-g
" per produrre informazioni di debug.
$ gdb program (gdb) b 1 # set break point at line 1 (gdb) run args # run program with args (gdb) next # next line ... (gdb) step # step forward ... (gdb) p parm # print parm ... (gdb) p parm=12 # set value to 12 ... (gdb) quit
Suggerimento | |
---|---|
Molti comandi |
Dato che tutti i binari installati in un sistema Debian dovrebbero avere, in
maniera predefinita, le informazioni di debug rimosse, la maggior parte dei
simboli di debug non sono presenti nei normali pacchetti. Per poter fare il
debug dei pacchetti Debian con gdb
(1), è necessario
installare i pacchetti *-dbgsym
(es. coreutils-dbgsym
in the case of
coreutils
). I pacchetti sorgente generano automaticamente
pacchetti *-dbgsym
insieme ai pacchetti binari normale e
tali pacchetti di debug vengono messi nell'archivio separato debian-debug. Per maggiori informazioni fare
riferimento agli articoli nel Wiki
Debian.
Se un pacchetto di cui si deve fare il debug non fornisce il proprio
pacchetto *-dbgsym
, è necessario installarlo dopo averlo
ricompilato nel modo seguente.
$ mkdir /path/new ; cd /path/new $ sudo apt-get update $ sudo apt-get dist-upgrade $ sudo apt-get install fakeroot devscripts build-essential $ apt-get source package_name $ cd package_name* $ sudo apt-get build-dep ./
Correggere i bug se necessario.
Spostare la versione del pacchetto ad una che non crei conflitti con le
versioni ufficiali di Debian, ad esempio una che termini con
"+debug1
" quando si ricompilano versioni di cui esiste un
pacchetto, o una che termini con "~pre1
" quando si
ricompilano versioni non ancora rilasciate in pacchetti nel modo seguente.
$ dch -i
Compilare ed installare i pacchetti con i simboli di debug nel modo seguente.
$ export DEB_BUILD_OPTIONS="nostrip noopt" $ debuild $ cd .. $ sudo debi package_name*.changes
È necessario controllare gli script di compilazione del pacchetto ed
assicurarsi di usare "CFLAGS=-g -Wall
" per la
compilazione di binari.
Quando un programma va in crash, è una buona idea inviare un segnalazione di bug riportando le informazioni di backtrace.
Il backtrace può essere ottenuto da gdb
(1) utilizzando
uno dei seguenti approcci:
Approccio "crash in GDB":
Eseguire il programma da GDB.
Mandare in crash il programma.
Digitare "bt
" al prompt di GDB.
Approccio "prima il crash":
Aggiornare il file “/etc/security/limits.conf” in modo che includa quanto segue:
* soft core unlimited
Digitare "ulimit -c unlimited
" al prompt di shell.
Eseguire il programma da questo prompt di shell.
Mandare in crash il programma per produrre un file core dump.
Caricare il file del core dump in GDB con
"gdb gdb ./program_binary core
".
Digitare "bt
" al prompt di GDB.
Per situazioni con cicli infiniti o tastiera bloccata, si può forzare il
crash del programma premendo Ctrl-\
o
Ctrl-C
o eseguendo “kill -ABRT
PID
”. (Vedere Sezione 9.4.12, «Uccidere un processo».)
Suggerimento | |
---|---|
Spesso si vede un backtrace in cui una o più delle prime righe sono in
" $ MALLOC_CHECK_=2 gdb hello |
Tabella 12.14. Elenco di comandi gdb avanzati
comando | descrizione degli scopi del comando |
---|---|
(gdb) thread apply all bt |
ottenere un backtrace per tutti i thread di un programma multi-thread |
(gdb) bt full |
ottenere i parametri nello stack delle chiamate di funzione |
(gdb) thread apply all bt full |
ottenere un backtrace e parametri: combinazione delle due opzioni precedenti |
(gdb) thread apply all bt full 10 |
ottenere un backtrace e i parametri per le prime dieci chiamate nello stack per eliminare l'output irrilevante |
(gdb) set logging on |
scrivere un registro dell'output di gdb in un file (il
file predefinito è "gdb.txt ") |
Per scoprire le dipendenze di un programma da librerie, usare
ldd
(1) nel modo seguente.
$ ldd /bin/ls librt.so.1 => /lib/librt.so.1 (0x4001e000) libc.so.6 => /lib/libc.so.6 (0x40030000) libpthread.so.0 => /lib/libpthread.so.0 (0x40153000) /lib/ld-linux.so.2 => /lib/ld-linux.so.2 (0x40000000)
Affinché ls
(1) funzioni in un ambiente "chroot", le
librerie in questione devono essere disponibili nell'ambiente "chroot".
Vedere Sezione 9.4.6, «Tenere traccia delle attività di un programma».
In Debian sono disponibili diversi strumenti di tracciamento di chiamate dinamiche. Vedere Sezione 9.4, «Monitorare, controllare ed avviare l'attività dei programmi».
Se un programma gnome preview1
ha ricevuto un errore X,
si dovrebbe leggere un messaggio del tipo seguente.
The program 'preview1' received an X Window System error.
Se ciò avviene, si può provare ad eseguire il programma con
"--sync
" ed interrompere alla funzione
"gdk_x_error
" per ottenere un backtrace.
In Debian sono disponibili svariati strumenti di rilevazione di memory leak.
Tabella 12.15. Elenco di strumenti per rilevazione di memory leak
pacchetto | popcon | dimensione | descrizione |
---|---|---|---|
libc6-dev
|
V:246, I:581 | 11954 | mtrace (1): funzionalità di debug malloc in glibc |
valgrind
|
V:6, I:38 | 77683 | strumento di debug e profilazione per la memoria |
electric-fence
|
V:0, I:4 | 73 | strumento di debug malloc (3) |
libdmalloc5
|
V:0, I:3 | 393 | libreria per il debug dell'allocazione di memoria |
duma
|
V:0, I:0 | 293 | libreria per rilevare buffer overrun e underrun in programmi C e C++ |
leaktracer
|
V:0, I:2 | 56 | tracciatore di memory leak per programmi C++ |
Tabella 12.16. Elenco di pacchetti relativi alla compilazione
pacchetto | popcon | dimensione | documentazione |
---|---|---|---|
make
|
V:147, I:574 | 1592 | "info make " fornito da make-doc |
autoconf
|
V:33, I:257 | 2025 | "info autoconf " fornito da
autoconf-doc |
automake
|
V:34, I:256 | 1837 | "info automake " fornito da
automake1.10-doc |
libtool
|
V:29, I:240 | 1213 | "info libtool " fornito da libtool-doc |
cmake
|
V:16, I:116 | 28897 | cmake (1), multipiattaforma, sistema make open source |
ninja-build
|
V:5, I:34 | 417 | ninja (1), piccolo sistema di compilazione, il più vicino
in spirito a Make |
meson
|
V:2, I:20 | 3451 | meson (1), sistema di compilazione ad alta produttività
sulla base di ninja |
xutils-dev
|
V:1, I:10 | 1485 | imake (1), xmkmf (1), ecc. |
Make è un'utilità per mantenere gruppi di
programmi. Quando make
(1) viene eseguito legge il file di
regole, "Makefile
" e aggiorna il file target se dipende
da file prerequisiti che sono stati modificati dall'ultima volta che esso
stesso è stato modificato oppure se il file target non esiste. L'esecuzione
di questi aggiornamenti può avvenire in modo concorrente.
La sintassi del file di regole è la seguente.
target: [ prerequisites ... ] [TAB] command1 [TAB] -command2 # ignore errors [TAB] @command3 # suppress echoing
Qui "[TAB]
è il codice di TAB. Ciascuna riga è
interpretata dalla shell dopo la sostituzione delle variabili di make. Usare
"\
" alla fine di una riga per continuare lo script. Usare
"$$
" per inserire "$
" per valori di
ambiente per uno script di shell.
Regole implicite per il target ed i prerequisiti possono essere scritte, per esempio, nel modo seguente.
%.o: %.c header.h
In questo caso il target contiene il carattere "%
"
(esattamente un carattere). Il "%
" fa corrispondenza con
qualsiasi sottostringa non vuota nei nomi di file dei target
effettivi. Similmente i prerequisiti usano "%
" per
mostrare come i loro nomi trovino corrispondenza nei nomi dei target
effettivi.
Tabella 12.17. Elenco di variabili automatiche di make
variabile automatica | valore |
---|---|
$@ |
target |
$< |
primo prerequisito |
$? |
tutti i prerequisiti più recenti |
$^ |
tutti i prerequisiti |
$* |
"% " nome base con corrispondenza con il modello target |
Tabella 12.18. Elenco di espansioni delle variabili di make
espansione di variabile | descrizione |
---|---|
pippo1 := pluto |
espansione valida una volta sola |
pippo2 = pluto |
espansione ricorsiva |
pippo3 += pluto |
accoda |
Eseguire "make -p -f/dev/null
" per vedere le regole
interne automatiche.
Autotools è una suite di strumenti per programmazione progettata per assistere nella creazione di pacchetti di codice sorgente portabili su molti sistemi simil-UNIX.
Autoconf è uno strumento per produrre uno
script di shell chiamato "configure
" da
"configure.ac
".
"configure
" è successivamente usato per produrre
"Makefile
" da un modello
"Makefile.in
".
Automake è uno strumento per produrre
"Makefile.in
" da "Makefile.am
".
Libtool è uno script di shell per affrontare il problema della portabilità del software quando si compilano librerie condivise da codice sorgente.
Avvertimento | |
---|---|
Non sovrascrivere mai file di sistema quando si installano programmi compilati in proprio. |
Debian non tocca i file in "/usr/local/
" o
"/opt
". Perciò se si compila un programma dai sorgenti,
installarlo in "/usr/local/
" in modo che non interferisca
con Debian.
$ cd src $ ./configure --prefix=/usr/local $ make # this compiles program $ sudo make install # this installs the files in the system
Se si hanno i sorgenti originali e questi usano
autoconf
(1)/automake
(1), e se ci si
ricorda la configurazione usata, eseguire quanto segue per disinstallare un
programma.
$ ./configure all-of-the-options-you-gave-it
$ sudo make uninstall
In alternativa, se si è assolutamente certi che il processo di installazione
mette i file solo in "/usr/local/
" e lì non c'è nulla di
importante, si può cancellare tutto ciò che contiene con la riga di comando
seguente.
# find /usr/local -type f -print0 | xargs -0 rm -f
Se non si è sicuri di dove siano installati i file, si dovrebbe prendere in
considerazione l'uso di checkinstall
(8) dal pacchetto
checkinstall
, che fornisce un percorso di
disinstallazione pulita. Ora permette di creare un pacchetto Debian con
l'opzione "-D
".
Il sistema di compilazione del software si sta evolvendo:
Autotools basato su Make è stato lo standard di fatto per le infrustrutture di compilazione portabili sin dagli anni '90. È estremamente lento.
CMake inizialmente rilasciato nel 2000 ha migliorato significativamente la velocità, ma era ancora costruito sulla base dell'intrinsicamente lento Make.
Ninja inizialmente rilasciato nel 2012 è pensato per rimpiazzare Make per una velocità ulteriormente migliorata, ma è anche progettato per avere i propri file di input generati da un sistema di compilazione di più alto livello.
Meson rilasciato inizialmente nel 2013 è il nuovo popolare e veloce sistema di compilazione di più alto livello che usa Ninja come suo backend.
Vedere la documentazione in "The Meson Build system" e "The Ninja build system".
Pagine web dinamiche interattive di base possono essere create nel modo seguente.
Le interrogazioni vengono presentate all'utente del browser usando moduli HTML.
La compilazione e il cliccare sulle voci nel modulo invia una delle stringhe URL seguenti con i parametri codificati dal browser al web server.
"http://www.foo.dom/cgi-bin/program.pl?VAR1=VAL1&VAR2=VAL2&VAR3=VAL3
"
"http://www.foo.dom/cgi-bin/program.py?VAR1=VAL1&VAR2=VAL2&VAR3=VAL3
"
"http://www.foo.dom/program.php?VAR1=VAL1&VAR2=VAL2&VAR3=VAL3
"
"%nn
" nell'URL viene sostituito dal carattere con valore
esadecimale nn
.
Viene impostata la variabile d'ambiente: "QUERY_STRING="VAR1=VAL1
VAR2=VAL2 VAR3=VAL3"
".
Il programma CGI (uno qualsiasi dei
"program.*
") sul server web è eseguito con la variabile
d'ambiente "$QUERY_STRING
".
Lo stdout
del programma CGI viene inviato al browser web
ed è presentato come pagina web dinamica interattiva.
Per ragioni di sicurezza è bene non creare a mano nuovi metodi per analizzare i parametri CGI. Per loro esistono moduli Perl e Python comprovati. PHP è fornito con queste funzionalità. Quando è necessaria l'archiviazione dei dati client vengono usati i cookie HTTP. Quando è necessaria l'elaborazione dei dati lato client, viene spesso usato Javascript.
Per maggiori informazioni vedere CGI (Common Gateway Interface), Apache Software Foundation e JavaScript.
Cercare "CGI tutorial" su Google digitando l'URL codificato http://www.google.com/search?hl=en&ie=UTF-8&q=CGI+tutorial direttamente nell'indirizzo del browser è un buon modo per vedere lo script CGI in azione sul server di Google.
Esistono programmi per convertire codice sorgente.
Tabella 12.19. Elenco di strumenti per la traduzione di codice sorgente
pacchetto | popcon | dimensione | parola chiave | descrizione |
---|---|---|---|---|
perl
|
V:644, I:990 | 669 | AWK→PERL | converte codice sorgente da AWK a PERL:a2p (1) |
f2c
|
V:0, I:4 | 442 | FORTRAN→C | converte codice sorgente da FORTRAN 77 a C/C++: f2c (1) |
intel2gas
|
V:0, I:0 | 178 | intel→gas | convertitore da NASM (formato Intel) a GAS (GNU Assembler) |
Se si desidera creare un pacchetto Debian, leggere i documenti seguenti.
Capitolo 2, Gestione dei pacchetti in Debian per capire le basi del sistema dei pacchetti
Sezione 2.7.13, «Fare il port di un pacchetto nel sistema stabile» per capire le basi del processo di port
Sezione 9.11.4, «Sistema chroot» per capire le basi delle tecniche chroot
debuild
(1) e sbuild
(1)
Sezione 12.5.2, «Fare il debug di pacchetti Debian» per la ricompilazione per il debug
Guide for Debian
Maintainers (il pacchetto debmake-doc
)
Debian Developer's
Reference (pacchetto developers-reference
)
Manuale Debian Policyl (pacchetto
debian-policy
)
Ci sono pacchetti come debmake
,
dh-make
, dh-make-perl
, ecc., che
aiutano nella creazione dei pacchetti.