Accesso Aree Riservate

Chi è OnLine

5 visitatori e 0 utenti online

Statistiche

Articoli Visualizzati: 186123
Click: 5575

Scrivi alla Redazione

Inviaci le tue impressioni, i tuoi commenti e le tue critiche. Segnalaci cosa non hai trovato o le difficoltà che hai incontrato nel cercare le informazioni che ti interessavano

Scrivi alla Redazione

Il Team di redazione lavora costantemente per correggere gli eventuali errori e cerca di migliorare continuamente i contenuti e le relative presentazioni, tenendo in conto le esigenze segnalateci dai visitatori

Mirandola - Terremoto in Emilia

 

Il sisma determina distruzioni e lutti. Il giorno successivo al terremoto, durante le ore disciplinari di geografia, affronto l’argomento con i miei alunni di classe 4^ elementare prima e di 2^ poi. Modalità diverse di approccio, però comunicazioni necessarie. Siamo prima di tutto Educatori. L’essere Cittadini Italiani significa anche saper essere collaborativi e solidali verso coloro che necessitano di aiuto. Gli alunni ascoltano ed intervengono; si discute sull’accaduto. scuola mirandola
scuola mirandola Propongo loro di documentarsi: alcuni ascoltano già il telegiornale; altri raccoglieranno articoli dai vari quotidiani, tutti parleranno con i loro genitori. Nella lezione successiva visioniamo il materiale raccolto, cerchiamo di capire il fenomeno “terremoto” considerando informazioni di geologia e schemi di testi diversi; si prende conoscenza dei problemi presenti in quei territori e di quelli futuri. Tra le informazioni risultano anche diverse scuole ammalorate e inagibili. Per concludere pongo la medesima domanda agli alunni delle diverse classi: “… cosa possiamo fare? ...” Raccolgo la medesima risposta “... scriviamo ai nostri compagni...”
Mi consulto con la mia collega, che conosce quei luoghi, in merito alla cittadina con cui instaurare un possibile rapporto epistolare e la scelta cade su Mirandola.

Legami calligrafici

logo mostra

A questo punto raccolgo le lettere scritte dai nostri alunni di 4^ e di 2^ e le invio, tutte nel medesimo plico indirizzato a “ una classe di scuola primaria di Mirandola”. Spedisco il plico all’inizio di giugno, prima della fine della scuola. La risposta giunge ai primi di novembre. Una grande busta piena di numerose lettere di compagni Mirandolesi, contiene anche quella della nostra collega Bertellini che ci spiega come sino a poco prima le lezioni erano tenute in grandi tende, perché la loro sede “storica” era crollata in parte e inagibile.

lettere in mostra E ci parla della gioia dei suoi alunni nel leggere le lettere dei loro compagni che con semplici parole sono riusciti ad essere accanto a loro.

Distribuisco le lettere pervenute, le leggo con gli alunni non senza commozione di fronte a frasi quali "... sai facevamo lezione in una grande tenda dove non avevamo banchi, solo sedie dove appoggiavamo il quaderno con le ginocchia a terra ...” oppure “ ... ancor oggi se sento un rumore improvviso e cupo ci precipitiamo sotto ai banchi terrorizzati, anche se poi scopriamo che era solo il motore dell’escavatore del comune ...” .

 

 

Ancora una volta non chiedo nulla ai nostri alunni. Verso la fine di novembre, spontaneamente, ricevo le lettere di risposta e molti piccoli doni da inviare ai nuovi Amici di Mirandola, per Natale. E a questo punto ho chiesto aiuto al Sindaco: non si trattava più di spedire una “letterona”, ma un pacco vero e proprio. Così è continuato questo scambio di “penna” tra le nostre scuole.

 

arrivo a Cucciago in corte castello

 

A giugno, prima della fine dell’anno scolastico, ci siamo recati a Mirandola in pullman (alunni e genitori) dove si sono finalmente conosciuti di persona. Un’accoglienza calorosa e umanamente così ricca da lasciare tutti noi stupiti e con il cuore “pieno” di affetto.

E quindi in ottobre i nostri Amici ci hanno ricambiato la visita, sono stati accolti con affetto e premurosa attenzione dai genitori dei nostri alunni e da Lucia, la mia collega; dove la commissione Biblioteca ha allestito una mostra con le lettere, i disegni, le foto, i giornali … Di questi alunni, nostri e loro ... Amici. Dove il Sindaco e l’Amministrazione comunale ha consacrato al momento fraterno anche l’ufficialità dovuta.

 

mostra in biblioteca mostra in biblioteca

 

E questo continua. Ora la strada è aperta e continuerà con i nostri alunni ... protagonisti, già è un rapporto cartaceo o di posta elettronica. In occasione di questo natale l’azione della nostra scuola è stata indirizzata a “ricostruire” la Biblioteca della scuola Primaria completamente distrutta dal crollo dell’edificio. Invitando i nostri alunni del plesso a “Donare un libro ai compagni di Mirandola” ognuno ha offerto uno o più libri, nuovi o usati (in buone condizioni naturalmente!) ... ben 244!!! Tutti hanno aderito e i testi sono già giunti alla scuola Mirandolese. Il bello di tutto ciò è il messaggio della maestra Bertellini che ci ringrazia calorosamente tutti, alunni e insegnanti per quanto fatto e si conclude con " ... un esempio di solidarietà che passa di mano in mano, come testimone, così come noi abbiamo raccolto quanto era possibile da inviare alla popolazione Sarda, colpita anch’essa da una grande calamità ...”

 

Maestro Ottaviano

 

mostra in biblioteca lettere esposte