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Andy Warhol (Andrew Warhola: questo il suo vero nome) nasce nel 1928 negli Stati Uniti e dopo l’Istituto d’Arte,si trasferisce a New York.
Sono gli anni Cinquanta del Novecento, gli anni in cui si costruisce il mito americano del benessere per tutti, del consumismo e della celebrità, favoriti dal cinema e dalla diffusione della televisione.
Warhol diventa un disegnatore richiesto e ben pagato. In questi anni, inoltre, disegna scenografie teatrali e illustra libri di importanti scrittori e poeti.
Nel 1957 viene fondata dall’artista la Andy Warhol Enterprises, un’azienda per la commercializzazione delle sue opere, già basate sulla ripetizione delle immagini.
Dall’incontro tra arte e cultura dei mass-media nasce la Pop art, intorno agli anni ’50/60, di cui lui è uno dei maggior esponenti.
La Pop art documenta quindi in maniera precisa la cultura popolare americana, trasformando in icone le immagini più note o simboliche tra quelle proposte dai mass-media.
Andy inizia, contemporaneamente, anche la serie delle scatolette di zuppa Campbell, delle bottigliette di Cola, e quella dei ritratti di Marilyn Monroe, di Elvis Presley e di altri personaggi dello spettacolo e della politica.
La tecnica usata da Warhol è quella del riporto fotografico, con violenti colori, che dissacrava il concetto di arte, creando un procedimento artistico meccanico.
Egli, inoltre, sarà autore di film e cortometraggi sulla stessa tematica, che realizza insieme ai collaboratori del suo studio.
Warhol fu molto discusso e criticato per la sua eccentricità e per l’immagine trionfale del consumismo americano che diffondeva, proprio negli anni in cui si cercava di lottare contro di esso.
Warhol morì nel 1987, verrà sepolto a Pittsburgh, dove nel 1990 nasce l’Andy Warhol Museum.